Le industrie alimentare e farmaceutica sono sempre più impegnate nel produrre e commercializzare alimenti arrichiti ed integratori contenenti nutrienti estratti dalle più diverse fonti vegetali ed animali, pubblicizzandone le virtù ed esaltandone mirabolanti effetti sulla salute. La ricerca però ci mette in guardia da preparati e integratori miracolosi e conferma la bontà di un’alimentazione basata su cibi veri.

Chiunque sia minimamente interessato al tema dell’alimentazione, e anche chi non se ne interessa poi tanto, saprà senza dubbio che antiossidanti e polifenoli, presenti in un gran numero di alimenti di origine vegetale, sono da anni attentamente studiati vista la loro capacità di combattere i radicali liberi in eccesso e di ridurre i danni che questi arrecano all’organismo, lo stress ossidativo che è alla radice di un gran numero di malattie dall’aterosclerosi fino al Parkinson. Proprio per questo antiossidanti e polifenoli sono anche divenuti un settore importante dell’industria farmaceutica e alimentare. In questi anni sono stati immessi sul mercato alimenti integrati con antiossidanti e polifenoli, integratori e farmaci contenenti quelle sostanze che negli studi si erano dimostrate dotate di una qualche proprietà antiossidante.

Sul tema rimane sempre attuale la review di Serafini e collaboratori  pubblicata qualche anno fa sulla rivista Current Topics in Medicinal Chemistry [1]. In questa rassegna sono stati esaminati e valutati i risultati di oltre 150 studi di alto livello, in vitro ed in vivo, rivolti a verificare l’effettiva efficacia degli antiossidanti. Sintetizzando, l’analisi degli studi permette di confermare il ruolo degli antiossidanti nel migliorare la risposta degli organismi allo stress ossidativo, ma non rende tuttavia possibile chiarire quali siano le molecole responsabile dell’effetto o determinare i possibili meccanismi di azione: rimangono quindi fondati dubbi sul diretto ruolo antiossidante di queste sostanze mentre trovano spazio ipotesi alternative che sono ancora oggetto di studio.
In particolare l’analisi permette di stabilire che:

  • l’effetto antiossidante è verificato soprattutto per gli alimenti che contengono queste sostanze, piuttosto che per i singoli composti isolati;
  • l’azione positiva inoltre si mostra apprezzabile soprattutto in soggetti malati o con fattori di rischio per patologie dell’apparato cardiovascolare come ipertensione, iper-trigliceridemia e fumo.

Gli studiosi sottolineano come probabilmente l’azione di queste sostanze sia importante soprattutto quando esistano reali condizioni di stress mentre risulta più difficilmente valutabile in soggetti sani. Inoltre si tratta di sostanze presenti in piccolissime quantità e spesso di difficile assorbimento, si parla di percentuali assorbite tra il 5 e il 10% appena, che potrebbero non agire direttamente sui radicali liberi: potrebbero invece intervenire modulando l’azione del sistema immunitario oppure a livello intestinale con meccanismi ancora da chiarire, probabilmente anche a livello del genoma.

Al di là dei tecnicismi questo studio ha un’importanza fondamentale perché dimostra ancora una volta un fatto importante: sono gli alimenti ricchi di antiossidanti a svolgere un’azione protettiva mentre le sostanze isolate spesso non presentano effetti apprezzabili. Ogni alimento contiene decine e decine di questi composti e probabilmente è dalla loro azione combinata che scaturiscono gli effetti positivi che ci interessano. Risulta evidente che la proposta di singole sostanze, il resveratrolo dell’uva rossa ad esempio, ha sicuramente un senso commerciale per chi lo produce o lo commercia ma ne ha assai meno per chi cerca una strada per combattere lo stress ossidativo.

Meglio sarebbe consumare più frutta e verdura, alimenti che spesso latitano sulle tavole italiane, e che sono il vero pilastro di quella misteriosa entià conosciuta come dieta mediterranea (della quale prima o poi parleremo approfonditamente). Per godere dei benefici dei composti presenti sarebbe quindi bene consumare almeno 3 o 4 porzioni di verdure, verde e colorata, e 3 o 4 porzioni di frutta, preferendo prodotti freschi e di stagione, per assicurarsi così una ricca razione di migliaia e migliaia di composti antiossidanti diversi.